scrittura / Laboratorio di scrittura, considerazioni di fine anno(venerdì, 8 giugno 2012)
Quest’anno ho avuto degli ospiti molto graditi, che hanno portato una grandissima ricchezza a un’esperienza molto preziosa. Terrei a ringraziare ciascuna delle persone che ho invitato. La prima ad aprire le danze è stata Daniela Ariano, scrittrice, drammaturga e teatrante a 360 gradi (amo molto le persone che in ambito teatrale si impegnano in ogni aspetto della produzione, senza timore di sporcarsi le mani). Questo è stato un incontro molto particolare, perché Daniela ha portato con sé la “valigia della scrittrice”, condividendo tesori, esperienze, aneddoti veri dalla vita gioiosa e disgraziata di chi fa concretamente drammaturgia. Subito dopo abbiamo avuto Melania Fiore, scrittrice e interprete di grandissima sensibilità. La cosa più interessante di questo secondo incontro è stata la fusione tra scrittura e recitazione, in cui il lavoro dell’attore diventa una specie di completamento naturale di quello che è stato messo su carta. Un incontro emozionante che gli allievi hanno trovato molto coinvolgente. Una volta scelto il progetto da portare avanti (un racconto sul tema della perdita), ho invitato il parroco della struttura che mi ha ospitato (San Frumenzio), don Gianpiero Palmieri, che ha tenuto un’affascinante incontro/lezione sul testo che per eccellenza affronta il tema della perdita: il libro di Giobbe. Credo che sia stato importante vedere da vicino un testo che tutti credono di conoscere, ma che ha delle peculiarità compositive tutt’altro che scontate. A chiudere l’anno del laboratorio di scrittura, ho avuto l’onore di avere come ospite Harris Freedman, scrittore, regista e drammaturgo statunitense, che ha parlato della sua molteplice attività tra Roma, New York, Londra e Hollywood. E’ stato straordinario ascoltare la testimonianza di una persona dotata di enorme esperienze e allo stesso tempo animata da un senso di profonda umanità e da un’etica di scrittura ferrea. Resta da chiedersi: cosa hannno tratto gli allievi del laboratorio da questa esperienza didattica? Gliel’ho chiesto, e qui di seguito potete trovare le loro testimonianze. Rileggendole, mi sono sentito ricchissimo. - Ho imparato a dosare il fluire torrenziale del verbo. A imprimere un punto piuttosto che fissarlo, e fissarlo, e fissarlo.. — C. S. - Ho imparato a scrivere meglio e ho avuto modo di confrontarmi con altre persone — A.M. - Il laboratorio mi è stato molto utile per avere una disciplina, dei binari da seguire per scrivere. Sono finalmente riuscita a scrivere un racconto seguendo le indicazioni: piccola traccia, profilo personaggio e dialogo. — N. A. - Sento di aver acquisito una maggiore consapevolezza sul significato delle parole che uso parlando e scrivendo. In questo modo sono riuscita a mettere insieme il gruppo dei miei pensieri più caotici. — F.A. - Ho acquisito nuove tecniche e imparato a notare sfumature diverse nei miei testi. La prima difficoltà è stata scontrarmi con la struttura e la forma: non immaginavo che la scrittura creativa fosse anche un lavoro di struttura! E Mauro è una persona squisita con cui lavorare: è preciso nelle informazioni. Un altro strumento che ho acquisito è la costruzione di un trattamento: molto utile. S.T. - Il laboratorio mi ha insegnato a parlare in pubblico senza avere paura del giudizio degli altri. Ho imparato ad ascoltarmi mentre leggo, e a correggermi. Adesso scrivo cose più sensate, senza perdermi, cercando di trasmettere le sensazioni dei personaggi. V.B.
2 commenti
RISPONDI |
ARTICOLI PRECEDENTI
|
il 10 giugno 2012 alle 21:04 ha scritto:
Il laboratorio mi è stato utile sotto molti punti di vista a cominciare dai semplici errori di struttura, come un periodo troppo lungo in cui si perde di vista il senso della frase, a un aiuto a superare l’emozione di parlare di fronte a un gruppetto di persone. A questo proposito, le approvazioni e i commenti degli altri sulle proprie idee sotto forma di storia, personaggio o monologo, sono state molto utili, incoraggianti e in un certo senso ti davano soddisfazione poichè anche altri approvavano le tue idee e il tuo modo di scrivere.
il 16 giugno 2012 alle 19:09 ha scritto:
Bello, e si continua!